In occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, il 1° febbraio, la Città di Gattinara, su invito dell’ANCI e dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra (ANVCG), aderisce all’iniziativa illuminando di blu la facciata del Palazzo di Città.
La Giornata, istituita dal Parlamento con la legge n.9 del 25 gennaio 2017, si celebra il 1° febbraio di ogni anno per ricordare tutte le vittime civili dei conflitti del passato e per attirare l’attenzione sul dramma che vivono i civili di tutto il mondo coinvolti in guerre e conflitti armati.
Quest’anno, la Giornata assume un particolare significato a causa del drammatico contesto internazionale fortemente condizionato dal protrarsi del conflitto russo-ucraino e dalla recrudescenza del conflitto israelo-palestinese. Nel 2023 sono state oltre 33.000 (secondo i dati di Action on Armed Violence) le vittime civili dei conflitti in corso nel mondo.
L’adesione alla Giornata costituisce, quindi, un appello alla collettività e alla comunità internazionale affinché le Convenzioni, i Trattati e le Dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili vengano estesi, attuati e rispettati.
Tra questi, la Convenzione di Ginevra e i protocolli aggiuntivi, il Trattato di Ottawa sulla messa al bando delle mine antiuomo, la Convenzione Onu sulle bombe a grappolo, la Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali, la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, solo per citare le principali.
«Con l'adesione alla Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo – dichiarano il Sindaco Maria Vittoria Casazza e il Vicesindaco Daniele Baglione - Gattinara si schiera al fianco di ANCI e dell'ANVCG per ricordare la devastazione morale e materiale che hanno i conflitti sui civili e, in modo particolare, sui bambini e sugli anziani, per esprimere la propria solidarietà oltre che lanciare un appello universale affinché in ogni luogo del mondo cessino i bombardamenti sui civili e vengano finalmente rispettati i trattati e le convenzioni internazionali per la protezione dei civili».