Tutto pronto per dare il via all’edizione di LUVA® 2023. Questa edizione, arricchita da nuovi contenuti e con un intenso programma si svolgerà tra venerdì 8 e domenica 10 settembre.

Gattinara torna ad essere, dunque, per tre giorni, capitale dell’Uva e del vino Gattinara D.O.C.G..

C’è attesa per il taglio del nastro di questa edizione, previsto alle ore 18.30 di venerdì 8 settembre con la tradizionale sfilata e con la partecipazione degli sbandieratori di Asti.

L’appuntamento, promosso da Comune e Pro Loco, ogni anno richiama nella Città del vino decine di migliaia di persone nel centro storico

Tre giorni ricchi di appuntamenti con spettacoli, musica, arte cultura, mercatini, buona cucina nei chioschi e nelle tradizionali taverne e, ovviamente, ottimo vino.

Anche questa edizione manterrà la stessa formula vincente degli anni precedenti, con il GATTINARA D.O.C.G. protagonista insieme ai piatti della tradizione locale preparati negli oltre venti punti di ristoro enogastronomici, espressione di Associazioni e di sodalizi consolidati, ognuno con un proprio menu in grado di soddisfare ogni palato.

Variegata l’offerta d’intrattenimento per tutte le età con un’attenzione particolare a bambini e famiglie con il “Family Circus” in piazza Paolotti: uno spettacolo a tema circense con numeri di giocoleria, equilibrismo sui rulli oscillanti, equilibrismo sui monocicli, clownerie, gag comiche e acrobazie aeree. E ancora, in corso Vercelli i giochi di una volta e il “battesimo della sella”, mentre in Corso Garibaldi e Piazza Paolotti giostre per grandi e piccini.

Come sempre numerosi gli appuntamenti musicali sia nelle postazioni fisse allestite nei Corsi (Cover band, DJ, ecc.), sia per le numerose band itineranti che si alternano nelle tre giornate e che animano la Festa. Come ogni edizione non mancano le mostre d’arte e fotografiche, i mercatini degli hobbisti e dell’artigianato e, tra le novità spiccano i wine point con banchi d’assaggio e masterclass promossi dal Consorzio Tutela Nebbioli all’Istituto Alberghiero “M. Soldati” e la masterclass riso&Vino promossa da Enoteca Regionale e COVERFOP in Villa Paolotti.

Infine, domenica 10 settembre, presso l’Enoteca Regionale si terrà la premiazione del concorso enologico “Iron Grape” dedicato al Gattinara D.O.C.G..

La Festa dell’Uva mantiene anche uno spiccato taglio turistico, infatti, è l’occasione per visitare la Città alla scoperta delle bellezze storico-artistiche gattinaresi, nonché delle bellezze paesaggistiche.

LUVA® è ormai una manifestazione conosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale, come confermano le numerose testate giornalistiche web, cartacee, televisive e radiofoniche che seguono l’evento. Una grande festa di colori e musica con sollecitazioni enogastronomiche, animazioni, spettacoli, balli e giochi per tutti i gusti.

Tra venerdì 8 e domenica 10 settembre nell’ambito di LUVA®, uno dei più importanti appuntamenti per la Città di Gattinara e per il territorio nella sua interezza, che rappresenta la vetrina della Città e del suo prodotto d'eccellenza, il vino Gattinara D.O.C.G. si terrà l’edizione 2023 di “IRON GRAPE - Gattinara D.O.C.G.”, il Concorso Enologico riservato ai produttori di Gattinara D.O.C.G.

Una giuria qualificata effettuerà una degustazione orizzontale e premierà il miglior Gattinara (base) dell’ultima annata in commercio.

L’iniziativa, promossa dall’Enoteca Regionale di Gattinara e dell’Alto Piemonte, dal Comune di Gattinara e dalla Pro Loco, è volta a valorizzare il vino Gattinara D.O.C.G., tra i più grandi rossi d’Italia e tra i primi 120 al mondo, sfruttando i canali di comunicazione della manifestazione.

Il “trofeo” Iron Grape sarà realizzato, come per le edizioni precedenti, dall’artista gattinarese Ruben Bertoldo, che rappresenterà in stile moderno uno dei simboli della Città di Gattinara, il Grappolo d'Uva Nebbiolo.

Clicca per il regolamento

Durante i tre giorni de LUVA (8, 9, 10 settembre 2023) nelle vie del centro storico potrete trovare moltissime bancarelle.

Il mercatino della Festa dell'Uva di Gattinara è rinomato per le molte bancarelle che vendono oggettistica, piccole opere d'arte, cibo, bevande e molto altro.

Un'occasione per trovare oggetti inusuali o provare cibi del territorio e comprare un piccolo ricordo della manifestazione.

Oltre ai mercatini, ci sarà uno stand dedicato al merchandising de LUVA: portate con voi LUVA tutto l'anno!

LUVA a Gattinara offre sempre esperienze uniche e diverse tra loro. Tra un evento musicale e un buon calice di vino, vi consigliamo questa scampagnata in bicicletta organizzata VercelliOutdoor.

La data da segnarsi è domenica 10 settembre.

Ecco il programma della giornata.

Partenza alle 9.30 da piazza Paolotti

Il percorso:

Non ci sono scuse per mettersi in sella ed affrontare i sentieri naturalistici che circondano il bellissimo borgo di Gattinara.

Pedalando su strade pianeggianti immersi nei verdi boschi che lambiscono le rive del fiume Sesia, fra antichi canali, strade ciclabili si raggiungerà il lago Mallone.

Successivamente si toccheranno Ca d'Assi e l'ex Colonia Elioterapica. Ma il bello deve ancora arrivare! Scopriremo gli splendidi panorami che si vedono dalle colline di Gattinara, suggestive e ampie vedute sulla pianura Padana dalla torre delle Castelle.

E una volta ritornati a Gattinara si potrà vivere appieno la festa dell'Uva: degustando i prodotti tipici nelle taverne lungo le principali strade cittadine e partecipando agli eventi del giorno e della sera!

Link: https://vercellioutdoor.it/gattinara-festa-delluva

Maria Vittoria Casazza, sindaco di Gattinara, Daniele Baglione, presidente comitato LUVA® e Gaetano Russo, presidente Pro Loco Vi danno il benvenuto a LUVA® 2023.

LUVA® (La Festa dell’Uva di Gattinara) è una tra le più prestigiose manifestazioni legate alla vendemmia del Piemonte ed è l’evento che celebra per tre giorni uno dei più grandi vini italiani: il GATTINARA D.O.C.G.

Ogni anno sono decine di migliaia le persone che scelgono di vivere insieme a noi l’atmosfera magica che la nostra Festa sa trasmettere, unendo con spensieratezza e semplicità grandi e piccini.

LUVA® è un evento per tutti, in particolare per le famiglie, fulcro della nostra Società e punto di riferimento per i nostri bambini, il futuro del nostro Paese.

Abbiamo lavorato a LUVA® 2023 creando un programma ricco di eventi e di spettacoli per accogliere nel miglior modo possibile tutti i nostri visitatori che, immergendosi nell’atmosfera della Festa, troveranno in Gattinara e nei Gattinaresi un luogo ed un popolo accogliente e pronto a trasmettere allegria.

Se corri da solo vai veloce ma, insieme si vola!

La nostra Comunità ha scelto da tempo di volare e lavorare insieme, ed è ciò che gli amici che ci vengono a trovare anche da molto lontano avvertono entrando in Gattinara.

Grazie a tutti coloro che, singoli o associati ci danno una mano a migliorare giorno per giorno e a tutti coloro che danno il loro contributo ogni anno affinché LUVA possa continuare a crescere: la Pro Loco, le tante Associazioni, le Tabine, le Taverne, le numerose attività commerciali e artigianali e tutti i singoli che si impegnano per rendere possibile e unico questo evento: Uniti si Vince!!

Viva Gattinara!!

Mercurino Arborio di Gattinara, nato nel 1465 nella città di Gattinara, in Piemonte, è stato una figura storica di notevole rilievo nel XVI secolo. Egli è ricordato principalmente per la sua profonda influenza sulla politica internazionale del suo tempo, a cavallo tra 1400 e 1500, e per il suo ruolo cruciale nell'amministrazione dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo.

Fin da giovane, Mercurino dimostrò una notevole intelligenza ed acume politico, tanto che presto si fece notare dai circoli di potere dell'epoca. Nel 1518, divenne consigliere di Carlo V, l'Imperatore del Sacro Romano Impero e uno dei sovrani più potenti del Cinquecento.

La sua abilità nel diplomatico e la sua capacità di gestire situazioni complesse gli valsero una rapida ascesa all'interno dell'amministrazione imperiale. Nel 1522, Mercurino fu nominato Gran Cancelliere del Sacro Romano Impero, un incarico che gli conferì un'influenza straordinaria sulla politica internazionale dell'epoca.

Durante il suo mandato, Arborio di Gattinara giocò un ruolo fondamentale nei trattati di pace e negli accordi politici che caratterizzarono l'Europa del Cinquecento. Particolarmente rilevante fu il suo coinvolgimento nella pace di Augusta del 1555, che pose fine alla lunga e sanguinosa guerra tra cattolici e protestanti noto come la Guerra di Smalcalda (in lingua tedesca Schmalkaldischer Krieg). Il suo talento nel mediare tra fazioni avverse e nel raggiungere compromessi fu cruciale per il successo delle trattative e per la stabilità dell'Impero.

Mercurino Arborio di Gattinara

Oltre alla sua abilità nella diplomazia, Mercurino Arborio di Gattinara fu anche un riformatore illuminato. Sostenne una serie di riforme giuridiche e amministrative nell'Impero, cercando di migliorare l'efficienza delle istituzioni e la condizione dei sudditi. La sua visione di uno Stato centrale forte e ben organizzato influenzò notevolmente le politiche imperiali del suo tempo.

Il sepolcro di Mercurino Arborio nella chiesa di San Pietro a Gattinara.

La sua scomparsa, avvenuta nel 1530, fu un duro colpo per l'Imperatore Carlo V e per l'Europa intera, poiché si perse una delle menti politiche più brillanti del Cinquecento. Il suo lascito, tuttavia, perdurò nel tempo, poiché le sue idee e il suo approccio alla politica internazionale continuarono ad esercitare un'influenza duratura nella storia europea successiva. Mercurino Arborio di Gattinara rimane quindi un personaggio fondamentale nella politica internazionale del XVI secolo, un uomo di grande abilità e saggezza che ha contribuito a plasmare il corso della storia europea della sua epoca.

Il 2024 sarà un anno speciale per Gattinara e le sue colline: diviene Città Europea del Vino 2024, insieme ad altri 20 comuni dell'Alto Piemonte e del Gran Monferrato.

L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato hanno ricevuto a Bruxelles, il 4 luglio, dal network RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino), il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024.

Questo titolo premia a rotazione le migliori aziende produttrici di un territorio italiano alternandosi con altre città vignaiole di Portogallo e Spagna. La corona di alloro è stata assegnata per tutto il 2024 a venti città piemontesi unite sotto un’unica sigla e un programma condiviso di eventi, meeting, convegni e degustazioni distribuiti sulle provincie di Alessandria, Biella, Novara, VCO e Vercelli.

I comuni coinvolti sono: Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

La consegna del testimone, che dalla regione vinicola del Portogallo del Duoro passa ora al Piemonte, è avvenuta dopo l’esame di tre candidature pervenute all’Associazione Nazionale Città del Vino: Montepulciano (Siena), San Clemente (Rimini) e appunto la cordata delle città piemontesi.

Il dossier Alto Piemonte Gran Monferrato si è affermato sulla concorrenza per il coinvolgimento di ampi territori e di molti Comuni Città del vino dove alla programmazione ordinaria già pianificata durante l’anno si aggiungerà quella straordinaria legata all’evento. E proprio quest’ultima ha fatto la differenza.

Il piatto forte saranno le tavole rotonde, le degustazioni, i convegni e le tematiche di carattere generale riguardanti le politiche comunitarie sulla vitivinicoltura, il mercato, il rapporto tra vino e salute, l’educazione al consumo consapevole e l’identità dei territori. Appuntamenti tutti collegati con un continuo passaggio di testimone da una città all’altra spalmati durante un anno intero che promettono di attirare turisti, curiosi e addetti ai lavori.

Alto Piemonte e Gran Monferrato hanno vinto non soltanto il titolo, ma anche il palcoscenico internazionale 2024 dedicato all’enologia. Per la Regione hanno raccolto l’attestato gli assessori Marco Protopapa (Agricoltura e Cibo) Vittoria Poggio (Cultura, Turismo e Commercio) e l’assessore novarese Matteo Marnati

«L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato – afferma Angelo Radica, presidente di Città del Vino – ha meritato questo riconoscimento per l’ampia offerta di eventi e iniziative programmate, soprattutto dal punto di vista degli approfondimenti tecnici e vitivinicoli, oltre che culturali e storici. Sono convinto che questo titolo potrà ulteriormente favorire la promozione di importanti territori vitivinicoli del Piemonte, e soprattutto dare un impulso a quel turismo del vino che sempre più caratterizza la voglia d viaggiare e di fare esperienze in territori ricchi di storia e tradizione, cultura e qualità della vita

«Non uno, ma venti comuni entrano da oggi nella Hall of fame dei luoghi più rinomati al mondo da cui diffondere la cultura del vino – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio - un riconoscimento che attesta ancora una volta il primato piemontese in questo settore che attira migliaia di turisti e investitori nella nostra regione. E ne attirerà ancora di più grazie alla programmazione nelle nostre venti città che dal prossimo anno formeranno idealmente una macroregione del vino. Un plauso, dunque – ha aggiunto l’assessore - agli amministratori locali e al Comitato promotore che hanno fatto squadra con un programma giudicato credibile dalla commissione di Recevin che mette un ulteriore sigillo sulla qualità del prodotto Piemontese e sulla capacità di promuoverlo».

«Abbiamo ottenuto dall’Europa questo importante riconoscimento per l’Alto Piemonte e Gran Monferrato vitivinicolo – ha rimarcato l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa - che si traduce in una grande occasione di offerta promozionale a livello europeo per tutto il territorio legato ai vini di qualità certificati che vanno dai grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, Ghemme e Gattinara, i bianchi dell’Ovadese e Gavi, ai rossi dell’Acquese e Casalese, Grignolino e Dolcetto insieme agli Aromatici. Questo è un punto di partenza per lavorare negli anni successivi ed essere più attrattivi per i visitatori europei».

«Questo riconoscimento – ha spiegato l’assessore novarese Matteo Marnati - permetterà a questi 20 comuni di salire, con merito, su uno straordinario palcoscenico europeo di promozione dei due territori. É la dimostrazione che il buon lavoro di squadra paga e si possono raggiungere obiettivi molto prestigiosi. Sarà una storica occasione per far conoscere vini, produttori, paesaggi, ambientazioni con il fine di affermarsi definitivamente sul panorama enologico europeo, puntando sullo sviluppo del marketing territoriale, sull'attenzione alla sostenibilità e soprattutto alla qualità dei prodotti».

L'Enoteca Regionale di Gattinara è stata inaugurata nel 1999. Si tratta delle decima aperta in Piemonte. Da allora ne sono state inaugurate altre e, ad oggi, le enoteche regionali piemontesi sono 15.
Villa Paolotti, storica costruzione nel cuore di Gattinara, accoglie nelle sue sale l'Enoteca Regionale, un luogo di grande impatto scenografico, perfetto per ospitare le pregiate etichette del territorio.

Umberto Stupenengo, Direttore dell'Enoteca Regionale spiega: "Le enoteche regionali, come anche l'Enoteca Regionale di Gattinara, non si occupano solo ed esclusivamente della promozione dei vini, ma hanno il compito di promuovere anche il territorio. Fanno capo all'enoteca di gattinara anche le province di Biella, Vercelli, Novara e VCO. Per questo motivo all'interno delle enoteche regionali, come nella nostra, troviamo i vini di tutti i produttori associati".

Tra l'altro, a breve l'Enoteca Regionale di Gattinara assumerà una nuova denominazione, diventando Enoteca Regionale di Gattinara e dell'Alto Piemonte.

In questo momento, l'Enoteca Regionale di Gattinara coordina il tavolo d'ambito, secondo la legge Regionale 1/2019; il direttore dell'Enoteca Regionale di Gattinara ha il compito di coordinare le enoteche regionali di Gattinara, del Biellese e della Serra e le Strade del riso Vercellese di qualità.
La legge Regionale 1/2019 promuove una nuova visione delle politiche di valorizzazione della qualità, nonché la tutela dei territori agricoli e non solo. In quest'ottica i diversi attori portano avanti delle iniziative volte a far conoscere, anche al di fuori dei confini nazionali, i prodotti e le eccellenze del Piemonte.

In particolare, nella zona della Baraggia, ai confini con il comune di Gattinara, si coltiva l'unico riso DOP italiano. Qui si dice: "Il riso nasce nell'acqua e muore nel vino", per associare queste due eccellenze gastronomiche che, in queste aree del Piemonte, sono due alimenti pilastro della cucina.

La Baraggia

La Baraggia è un territorio molto particolare. In passato era una brughiera selvaggia, quando si passa sembra di entrare nella Savana africana.

La Baraggia si estende tra Biella, Vercelli e Novara e viene tutelata dalla Riserva Naturale Orientata delle Baragge. Questa zona conserva testimonianze del passato ancora ben visibili.

Buronzo: complesso Consortile formato da sette castelli è unico nel suo genere in Europa.
Rovasenda, borgo agricolo con uno splendido castello medievale.
Ed è in queste terre che nasce una vera e propria eccellenza: il riso di Baraggia Biellese e Vercelleseprima e unica DOP italiana nel settore del riso.

Gattinara oggi è conosciuta a livello internazionale per la produzione del pregiato vino che ne porta il suo nome. Il Gattinara DOCG è un vino d'eccellenza dell'Alto Piemonte e vanta una storia antichissima. Sin dalle origini è parte della più alta tradizione enologica italiana, ma è negli ultimi decenni che le sue etichette hanno conquistato il mercato internazionale.

Ma la storia del borgo costeggiato da dolci declivi collinari affonda le sue radici dopo l'anno Mille. La Gattinara di oggi nasce a metà Duecento e si pone come crocevia fin dall'età romana. Ad età imperiale risalgono, infatti, i resti di insediamenti ed aree funerarie emersi sia presso l'attuale centro abitato, che nelle campagne circostanti.

Una storia che è legata alla sua geografia: il borgo, infatti, si trova sull'asse di percorrenza lungo il fiume Sesia. E' uno dei più frequentati, soprattutto poiché funge da collegamento tra la pianura e le vie per i valichi alpini, e proprio in corrispondenza di Gattinara si unisce ai percorsi provenienti anche dal Biellese. Gattinara quindi sorge in un punto cruciale; anche nei primi secoli del medioevo non vede venir meno una presenza umana che resta strettamente legata, oltre che alle valenze stradali, alle numerose risorse offerte dall'ambiente circostante.

E' in questo periodo che nascono numerosi piccoli centri abitati, che trovano collocazione sicura sui primi contrafforti collinari: Loceno, Locenello, Mezzano, Gatinaria. Nasce anche l'importante centro di Rado, che si sviluppa, con il suo castello, lungo la strada Vercellese, accanto al fiume ed al guado per Ghemme. A ridosso del Mille la popolazione inizia a dissodare le ampie superfici di terreno, verosimilmente per sfruttare i versanti collinari per la viticoltura.

Dopo l'anno Mille

Gattinara cresce e prospera nei secoli successivi, autonoma e libera da tutti i vincoli feudali. La cittadina si dà un governo indipendente munendosi di statuti, approvati dal comune di Vercelli; successivamente confermati anche dal successivo dominio sabaudo.

Il centro abitato, costruito su una maglia regolare è munito da un sistema di fortificazioni complesso; è integrato - probabilmente a partire dal XIV secolo - da un castello ricetto. Numerose chiese si affacciano sulle vie principali, e tra tutte la più importante, la pieve di S. Pietro Apostolo, che costituisce un punto di riferimento, a livello ecclesiastico e sacramentale, per i centri della zona sino a Lozzolo e Roasio.

Dal 1500 in poi

L'occupazione francese del 1555 costituisce l'apice di una crisi che gattinara stava vivendo da molto tempo. Una lenta riprese avviene solo dopo il 1559, con un breve periodo in cui si registra un deciso ristabilimento economico, caratterizzato da un'evoluzione agricola sinora rallentata dagli eventi bellici. Tra 1580 e 1630 - anno della terribile pestilenza - nuove sciagure belliche colpiscono la zona, che solo grazie ad una forte immigrazione dalla Valsesia non vede troppo ridotta la sua popolazione. La ripresa a metà Seicento è abbastanza rapida, testimoniata anche da una intensa attività edilizia che vede cambiare i lineamenti del borgo, abbellirsi ed ampliarsi le sue chiese ed i suoi conventi.

Il Settecento

Il Settecento è per Gattinara un secolo di grande prosperità; mercati e commercio, agricoltura, viticoltura, sono settori prosperi, che alimentano flussi di merci imponenti, facendo del borgo un punto di riferimento per le comunità dell'alta pianura vercellese e un punto di snodo di traffici che in gran parte calcano i valichi alpini. Migliora il tenore di vita degli abitanti del borgo e la vita socio - culturale è vivace: Gattinara vive un nuovo periodo di fermento positivo.

L'Ottocento e la fine del Secolo

Nel 1820 la demolizione della antica chiesa di S. Pietro e la sua ricostruzione in forme neoclassiche sembra segnare anche simbolicamente la nuova coscienza collettiva di Gattinara. Nel corso del XIX secolo si munisce progressivamente di tutti i servizi e le infrastrutture caratterizzanti le realtà urbane.

Col finire del secolo migliorano anche i collegamenti con il Vercellese, che agevolano lo smercio dei vini della zona, ormai consacrati come prodotti d'eccellenza e oggetto di intensa esportazione. Tarda, però, uno sviluppo industriale vero e proprio, nonostante la vicinanza a zone da questo punto di vista molto vocate, come il Biellese e la Bassa Valsesia.

Il Novecento, guerra e rinascita di Gattinara

Il Novecento si apre con grandi novità per Gattinara: un'amministrazione comunale lungimirante dà spazio a nuovi insediamenti industriali., grazie a politiche di sviluppo industriale agevolato. Tessile, meccanico, ceramica: sono alcuni dei settori traino di una forte crescita economica. Ma poi arrivano le Guerre. Gattinara, in particolare, subisce uno spaventoso bombardamento nel 1944, ma i gattinaresi non sono persone arrendevoli.

Durante gli anni del Dopoguerra può contare su una ripresa veloce, agevolata dalla riapertura a pieno regime degli stabilimenti industriali, i cui addetti nel corso degli anni '50 raggiungono numeri impressionanti.

La vera svolta arriva negli anni '70 ed '80 quando si riscopre anche la viticoltura d'eccellenza, che alimenta flussi di esportazione a livello internazionale. Il Gattinara DOCG diventa una delle etichette più pregiate del territorio piemontese e inizia a conquistare le tavole non solo italiane, ma anche oltre oceano.

Nel 1999 apre l'Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo del Nord Piemonte. Promuove la conoscenza dei vini locali anche in relazione agli accostamenti con la cucina del posto, valorizza e promuove il territorio, sviluppa azioni di conservazione e documentazione degli aspetti culturali, storici, turistici della zona vitivinicola di appartenenza.

L'Enoteca diventa fulcro di eventi e iniziative che hanno l'obiettivo di far conoscere ed apprezzare a un sempre maggior numero di persone, il nebbiolo che viene coltivato sulle sue dolci colline. Dopo una lavorazione sapiente delle uve, il vino che nasce è il Gattinara, uno dei due unici DOCG di tutto il Piemonte.

INFORMAZIONI
Corso Valsesia, 119
13045 Gattinara (VC) - Italy
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