Originario castello di difesa territoriale e residenza signorile sul margine del terrazzo quaternario, protetto a occidente da un ampio fossato; conteneva una casa forte e un dongione, oltre a residenze e depositi per derrate. Torre e casa forte sono ricordati in una vendita del 1217, custodita nell’archivio dell’Ospedale di S. Andrea di Vercelli.
La chiesa è formata da una navata principale con ampia abside, sita a levante, e da una navatella laterale a pianta rettangolare posta sul lato sud, collegata alla navata principale da ampi arconi, recanti tracce minime di antichi affreschi. La chiesa occupava l’angolo sud-ovest del castello, appoggiata al muro di cinta; l’accesso era laterale sul fianco nord e comunicava con il piazzale del castello. L’abside presenta il motivo architettonico dell’arcone di probabile derivazione cluniacense. Fu beneficio autonomo fino al 1802, quando venne abolito e ogni suo possedimento passò al demanio francese, che lo vendette a privati. Abbandonato, il villaggio decadde e andò in rovina.
Tutta l’area presenta un evidente interesse archeologico e storico.
